Crude oil washing - NOINAVI

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Crude oil washing

Nascosto 1
Le necessità
L'idea di pulire le cisterne del carico con lo stesso prodotto trasportato, nasce nella seconda metà degli anni settanta. All'epoca, le navi cisterna "crude oil carriers", erano costruite a singolo scafo con la struttura resistente realizzata all'interno delle cisterne del carico. Nonostante l'attenzione dell'ingegneria navale  per rendere le cisterne il più possibile drenanti, il comando di bordo era impossibilitato a scaricarle completamente. In particolare i prodotti più pesanti e poco scorrevoli potevano restare intrappolati fra il reticolato del fondo, costituito all'epoca da elemeti resistenti longitudinali e trasversali.
Una parte non irrilevante di idrocarburi più pesanti e fondami, rimaneva intrappolata a bordo,  rallentavano la discarica ostacolando lo scorrimento verso le pigne di aspirazione.
Parte del carico rimaneva su superfici orizzontali, come traverse e correnti del fianco, inoltre una parte non irrilevante rimaneva aderente alle superfici verticali.
I fondami impompabili costituivano una sorta di zavorra fissa, permanente (circa il 2% nei casi migliori). I residui rimasti a bordo,  costituiti da morchie fanghi, sedimenti solidi, paraffine e sabbie, avevano un valore commerciale che si trasportava, ma non si riusciva a consegna.
Il permanere a bordo di parte del carico non era solo una perdita economica, ma un maggior impegno per le operazioni di cambio zavorra, in quanto le navi dell'epoca non avevano la "segregated ballat".
L'idea brillante fu di utilizzare il greggio stesso per il lavaggio in pressione, alla stessa temperatura del carico, invece dell'acqua calda del BTW. Il cambio della zavorra a seguito del COW era agevole: non si aveveno più miscele oleose da smaltire e le cisterne così pulite potevano subito ricevere la "zavorra pulita". Con l'impiego del COW, le navi a "single skin", raggiunsero rendimenti di discarica mai raggiunti prima.
Il nuovo sistema comportava indubbi vantaggi economici, a fronte di un investimento per gli impianti necessari. Le preesistenti macchinette BTW con i loro tubi in gomma erano improponibili, inoltre le cisterne non si sarebbero più messe in comunicazione con l'ambiante in quanto inertizzate.
Il COW richiede un impianto fisso con macchine di lavaggio di adeguate dimensioni, collettori, valvole di intercettazione e se possibile una pompa dedicata, in luogo di una pompa del carico. Le operazioni di lavaggio sono consentite solamente in ambiente correttamente inertizzato. Il personale deve essere edodotto nella tecnica del lavaggio delle cisterne.
Le macchine di lavaggio sono programmabili ed il personale, una volta scaricata la prima metà della cisterna, regolerà il getto  verso il  cielo della cisterna stessa e la parte alta delle paratie, Successivamente, ad un livello residuo prestabilito, si regoleranno le macchine per la pulizia delle arre verticali basse e del fondo.
Prima fase di lavaggio
Lavaggio iniziale della cisterna. Si pulirà il cielo e la parte alta delle strutture
Lavaggio parte basso
Lavaggio della rimanente parte bassa delle paratie e del fondo della cisterna. Notare che la cisterna non è completamente vuota. Una piccola parte di liquido agevolerà il drenaggio.
Vantaggi del doppio scafo
Con il doppio scfo, le strutture che ostacolavano lo scorrimento, sono nelle wing tank o nel doppio fondo, Il fondo della cisterna è liscio e l'aspirazione viene effettuata da pozzetto sottostante il fondo della cisterna.
COW machine
Macchina per il lavaggio con grezzo. Ha un solo ugello, è programmabile in modo semplice dal ponte di coperta.
Le macchine COW sono poste in coperta in funzione della struttura interna della cisterna da pulire. In base ai disegni delle strutture si determinano le posizioni migliori per le macchinette di lavaggio, avendo tenuto in debita considerazione le zone d’ombra, ovvero quelle che il getto non può colpire.
Nell'esempio “vantaggi del doppio scafo” (disegno a sinistra di nave a single hull) sono state poste due macchine sul ponte di coperta ed una "immersa" sui madieri, in corrispondenza della zona d'ombra creata da madieri e traversa bassa.
Le cosiddette macchinette "immerse" lavoravano solo nell'ultima fase della discarica, in concomitanza del lavaggio del fondo.
Oggi le cisterne del carico delle navi a doppio scafo (disegno a destra) sono completamente lisce. Le strutture sono relegate nelle cisterne laterali dedicate alla zavorra segregata, mentre tutta la struttura del fondo è nel doppiofondo; l'aspirazione del carico avviene da pozzetti sottostanti il piano del fondo della cisterna. La costruzione delle le paratie stagne trasversali si è evoluta: oggi sono realizzate mediante struttura corrugata, che non necessita ne di montanti ne di traverse. In ultimo si deve ricordare che le cisterne sono pressocché completamente pitturate (SOLAS II-1):  sarà agevole effettuare un buon lavaggio ed un completo drenaggio della cisterna.
Note precauzionali per ridurre al minimo le emissioni di VOC durante le operazioni COW.
Alcuni oli grezzi che potrebbero rilasciare eccessive quantità di gas sarebbero poco adatti al COW. Come misura precauzionale, quando la generazione di VOC sta causando un aumento eccessivo della pressione nella cisterna e non può essere controllato o bilanciato dalla rata di discarica, il COW deve essere immediatamente fermato e la situazione attentamente rivalutata.
Manuale operativo e impiantistico
 
Comprende le procedure operative e la disposizione degli impianti.
 
Modifiche apportate agli impianti ed alle procedure, effettuate dopo l'approvazione del manuale, dovranno essere riportate sul manuale stesso conformemente a SOLAS “as built”.


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